L’osservatorio regionale di Libera Piemonte, nato nel 2003, ha cercato di tenere gli occhi aperti sui fenomeni criminali che si sviluppano sul territorio nell’ottica di far crescere la consapevolezza tra i cittadini e di maturare proposte per i decisori politici.
Un lavoro lento e attento, che ha più volte cambiato strada e si è adattato ai mutamenti della nostra area che in questi quattordici anni ha visto la conclamazione del fenomeno mafioso in tutte le sue forme.
Si pensava, a torto, che anche se una presenza delle criminalità c’era era relegabile ad alcuni fenomeni come il riciclaggio o il traffico di droga.
Non è pensabile che le mafie portino denaro su un territorio senza che trovino una propria modalità di controllo, infiltrazione e radicamento.
E’ stato questo il “peccato originale” di sottovalutazione che per troppi decenni è stato compiuto a molti livelli.
Abbiamo iniziato a dirlo parlando di beni confiscati e ricostruendo la storia di ciascun immobile, caso per caso, mappandoli, facendo capire dove sono e dunque avvicinando la presenza delle mafie alle nostre case, ai nostri posti di lavoro. Non per generare paure infondate ma per evitare di cadere nella trappola del silenzio e dei coni d’ombra dentro i quali le mafie prosperano.
Negli anni sono state diverse le ricerche portate avanti organizzando il lavoro dell’osservatorio su alcuni temi specifici: i beni confiscati, l’usura e l’estorsione, il gioco d’azzardo, la corruzione, gli appalti, le cave, la situazione di alcune province e i processi contro le mafie in Piemonte, partendo sempre da un’analisi del contesto, inserita in un quadro nazionale, per arrivare a valutare gli aspetti su cui lavorare per poter rispondere a determinati problemi consolidati o emergenti.
Non ricerca per ricerca, ma ricerca per la conoscenza e la divulgazione, la proposta, per il cambiamento, per il miglioramento.
L’osservatorio ha accompagnato e dato un suo apporto anche alla realizzazione di alcune proposte di leggi regionali.
Certi che la società responsabile abbia un ruolo di stimolo, confronto e debba richiedere attenzione e ascolto.